Non è passato molto tempo da quel 14 febbraio 2005.

3 dipendenti di PayPal, Chad Hurley, Steve Chen, e Jawed Karim hanno l’idea di realizzare una piattaforma di condivisione video, registrando il dominio “www.youtube.com”.

Entro 2 anni Google avrebbe comprato la loro idea al prezzo di un miliardo e 650 milioni di dollari.

E arrivando ai giorni nostri, Alphabet, la holding a cui fa capo Google e altre società controllate tra cui YouTube, ha per la prima volta in assoluto pubblicato i dati finanziari di YouTube all’interno degli ultimi rendiconti finanziari presentati lo scorso 3 febbraio.

I dati finanziari di YouTube, pubblicati per la prima volta

Sundar Pichai, direttore di Google, ha dichiarato: “YouTube ha raccolto $15 miliardi in ricavi pubblicitari nel 2019, crescendo del 36% rispetto al 2018 e ora ha più di 20 milioni di abbonati ai servizi premium (ad es.: YouTube Music) e più di 2 milioni di abbonati a YouTube TV“.

Come un’analista ha fatto notare, YouTube dispone all’incirca di 2 miliardi di utenti registrati sulla piattaforma e questo si traduce in ricavi per circa 7/8 dollari per utente.

Pichai ha aggiunto: “C’è significativamente più spazio, nel medio e lungo periodo sui livelli di monetizzazione e crediamo che questa sia una grande opportunità per noi e stiamo investendo in questo”.

Il consumo di YouTube in Italia

In Italia il consumo di YouTube continua a volare.

Secondo i dati di Tubular Intelligence, tra il 2016 e il 2018 la crescita è stata del 32%, superiore a Francia, Germania, UK e Spagna.

Nove video visti su dieci sono realizzati da aziende nazionali, come la romana Greater Fool, che da sola controlla più di 300.000 video su YouTube, spaziando dall’intrattenimento alle news, dai contenuti educational fino ai contenuti animati per bambini, dove nel giorno medio sono seguiti da 1 milione e mezzo di utenti unici italiani.

Inutile dire che i budget pubblicitari televisivi si stanno spostando sulla piattaforma di Google e questi dati confermano un trend inarrestabile.

Vediamo alcuni punti salienti delle più recenti statistiche della piattaforma.

• Ogni mese 35 milioni di italiani guardano YouTube.

• L’83% è nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

• Il tempo medio consumato è di circa 29 minuti al giorno.

• Il 68% dell’audience di YouTube ha più di 35 anni.

youtube-in-italy

La pubblicità su YouTube non funziona?

Le ricerche raccontano una storia opposta. La pubblicità su YouTube viene vista e ascoltata con un 95% di audio attivato e il 95% di visualizzazione media, rispetto ad un 30% di Facebook e ad una media dell’industria pubblicitaria pari al 66%.

YouTube-Efficacia-Pubblicitaria

Come si fa a realizzare uno spot adatto al pubblico di YouTube?

Google ha recentemente messo a disposizione un’ottima scheda informativa con diversi consigli sul tipo di comunicazione da pensare per la pubblicità all’interno della sua piattaforma, partendo da un concetto fondamentale:

“Proprio come l’esperienza TV per cui è stato inizialmente progettato, lo spot pubblicitario di 30 secondi non è più adeguato al modo in cui oggi le persone guardano contenuti audiovisivi, ovvero con più libertà di scelta e con la possibilità di cambiare facilmente dispositivi e canali.

Le sequenze di annunci video rappresentano una versione aggiornata del modello tradizionale e consentono di pubblicare una sequenza di annunci programmata per raccontare una storia agli utenti durante tutto il loro percorso d’acquisto.

La nuova tecnologia rende gestibile il sequenziamento e offre dei vantaggi per i professionisti del marketing.

È stato dimostrato che questo metodo rende gli annunci più facili da ricordare rispetto allo spot pubblicitario di 30 secondi.”

Giorgio Taverniti ha pubblicato un video molto esaustivo sul modo in cui i Creator potranno tra poco vendere pubblicità direttamente ai Brand e su come Google abbia introdotto il concetto di “Sequenziamento di uno spot”.


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