Lo scorso settembre Spotify ha intrapreso un altro passo deciso per diversificare l’offerta dedicata agli artisti, acquisendo la start-up SoundBetter.
Il concetto è semplice: se hai una canzone non finita, un’idea per una melodia, un bellissimo testo, o hai creato una base con un Beat molto potente, potresti aver bisogno di una voce soul, o di un chitarrista in gamba, o ancora di un melodista, un batterista o di un produttore che possa assemblare il tutto con i giusti arrangiamenti.
SoundBetter è una piattaforma dedicata alla collaborazione tra artisti, cantanti, produttori, fonici, chitarristi, musicisti, pianisti, autori di testi, e in particolar modo si specializza a connettere queste persone nel mondo per creare nuove collaborazioni e progetti discografici da proporre al pubblico.
La caratteristica più interessante è la qualità delle persone iscritte. Con oltre 180.000 professionisti registrati sul portale, la piattaforma di SoundBetter conta sull’iscrizione di nomi prestigiosi come ad esempio Arthur Pingrey di New York (produttore per Sting, Sia, Flo Rida, Norah Jones, Ben Harper) o ancora J.Que Smith (vincitore di vari Grammy Awards e songwriter per artisti quali Beyoncé, Justin Biber, Usher), solo per citarne qualcuno.
Fondata nel 2012 da Shachar Gilad e Itamar Yunger, SoundBetter vede il business in 2 modi: il principale è il marketplace per i musicisti: la persona che cerca il suo collaboratore s’iscrive alla piattaforma e lo contatta per mettersi d’accordo sul prezzo e le modalità di collaborazione. Stabilito il budget, la piattaforma si trattiene quindi una percentuale dalla transazione tra i 2 creativi.
Il secondo settore di guadagno della piattaforma è dato da “Tracks“: una piattaforma che si pone come competitor di servizi quali Epidemic Sound o SoundCloud, dove le persone possono licenziare le proprie registrazioni musicali per YouTubers, creatori di video, editori, etc.
SoundBetter ha dichiarato di aver già distribuito oltre 20 milioni di dollari ai suoi iscritti e di aver creato un marketplace globale, che conta al momento iscritti provenienti da 176 paesi, 14.000 città differenti e l’integrazione diretta con la piattaforma di Spotify4Artists.
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