Diverse etichette discografiche internazionali stanno negoziando (o ri-negozinado) in questi giorni diversi accordi di licenza con la società ByteDance, proprietaria della piattaforma TikTok.
TikTok è un’App per iPhone e Android che consente di creare brevi video (dai 3 ai 60 secondi) lanciata nel 2017 dalla società ByteDance per i mercati internazionali al di fuori della Cina. La stessa società, infatti, è proprietaria di diverse App, tra cui Douyin, popolarissima nel territorio cinese.
Il mondo della musica è venuto a conoscere TikTok, dapprima con Musical.ly, un’App di lip-syncing creata in California e a Shangai nel 2014, che nel tempo ha raccolto oltre 10 milioni di utenti giornalieri, rappresentati maggiormente da un bacino di età compresa tra i 13 e i 19 anni.
Nel novembre del 2017 TikTok ha acquistato il servizio Musical.ly e l’ha accorpato nell’app TikTok, fondendo così le 2 piattaforme.
Ad oggi TikTok è stata scaricata più di 1 miliardo di volte, in più di 150 paesi in tutto il mondo (tranne la Cina, per ragioni di censura di stato).
Questa improvvisa popolarità ha portato l’attenzione di diversi gruppi editoriali ed etichette discografiche, al fine di trovare accordi per licenziare e autorizzare i milioni di video che ogni giorno transitano sulla piattaforma: accordi che sono tuttavia diversi da quelli diventati ‘standard’ per piattaforme come YouTube o Spotify, poiché la durata media di un contenuto su TikTok è di 15 secondi.
Ad ogni modo, in questo momento le etichette discografiche e i maggiori gruppi editoriali stanno ridiscutendo le condizioni contrattuali con la piattaforma, poiché i numeri generati stanno andando a sfavore dei proprietari dei diritti.
Maggiori dettagli saranno disponibili su questo blog, non appena si conosceranno gli sviluppi.